Albanella
Albanella, posta sui versanti di una verdeggiante vallata, gode di un ottima posizione tra il mare ed i Monti Alburni. Il verde dei campi ricchi nella pianura, il verde argento degli ulivi, quello tenero dei frutteti e delle vigne ed il verde più marcato delle querce, sono gli elementi essenziali per una libera e salubre vacanza.
Albanella è suddivisa in contrade e borghi che assediano il centro urbano e le sue origini risalgono all’XI sec., in seguito alla necessità di nuovi insediamenti degli abitanti della vicina Paestum per evitare la malaria e le incursioni dei Saraceni. Il territorio di Albanella è ricco di parchi e boschi come: il Parco della Giunta di Sele e Calore, quello del fiume Cosa. Lungo le sponde del fiume si nota la presenza di animali in via di estinzione. C’è, inoltre, la Collina della Difesa Ciglio, area nella quale è stato effettuato un rimboschimento con pino su una superficie di circa 5 ettari.
Da vedere la chiesa della Santa Patrona Sofia, a cui è dedicata una solenne festività il 15 maggio. Costruita nel 1500, con pianta risulta longitudinale a tre navate ed un proneo tutto di rispetto. In essa è custodito un antico organo a canne perfettamente funzionante, nonché la statua di S. Sofia con le sue tre figlie.
Cosa Vedere...
- Chiesa di San Matteo, databile agli inizi del XV sec., con pianta rettangolare a due navate, con organo sulla porta e soffitto a cassonetti. Il campanile è in stile romanico, decorato con modanatura policrome
Chiesa della Santa Patrona Sofia, costruita nel 1500, con pianta risulta longitudinale a tre navate ed un proneo tutto di rispetto. In essa è custodito un antico organo a canne perfettamente funzionante, nonché la statua di S. Sofia con le sue tre figlie
Chiesa del Carmine. Esternamente è visibile una cornice maiolicata contenente un dipinto rappresentante la Madonna col Bambino ed inginocchiate, ai suoi piedi, due figure incappucciate, Palazzo Giovanni Albini del 1800, caratterizzato da un patio con impluvio a scala di ispirazione vanvitelliana
Zona Cerrina - Fonte Battesimale. Gli scavi archeologici sono ancora in corso, tuttavia è possibile ammirare, tra i reperti ritrovati, i resti di un’antica fonte battesimale, la cui data è ancora da definire con precisione
Osasi del Wwf di Bosco Camerine
Storia...
Il toponimo deriva da Alba, ossia bianco ed alto ed Ella, hellas, che in lingua greca significa Grecia, Le origini di Albanella si fanno risalire ai profughi di Paestum che, in seguito alle incursioni saracene, intorno all’IX sec., cercavano insediamenti più sicuri. Tuttavia, il ritrovamento di tombe finemente affrescate dotabili alla fine del V sec. a.C. (quindi in età anteriore alla pittura Lucana, quando ancora la cultura Ellenica era dominante), documentano la presenza di un insediamento urbano greco di alto sviluppo sociale, abitato da gente dedita a forme di cultura specializzate.
Recentemente in località San Nicola sono stati rinvenuti resti di un Santuario campestre.
La tipologia di questo impianto e le caratteristiche del rituale, ivi compreso il seppellimento di statuine fittili e votive, rendono credibili l’ipotesi secondo la quale anche ad Albanella si venerasse il culto di Demetra e Kore, due divinità, madre e figlia, legate alla fertilità della campagna ed alla fecondità femminile. Anni fa, sempre nella sopracitata località, si rinvennero i resti di una fattoria databile III sec. a.C. La presenza di una moneta dell’Imperatore Aurelio (270 - 275 d.C.) testimonia che la zona fu abitata fino alla tarda epoca della Roma Imperiale.
Su Albanella non ci sono documenti negli archivi di Cava circa le età Longobarda, Normanna e Sveva. Solo dai registri Angioini si possono avere notizie sui feudatari che ne ebbero il possesso. La documentazione più antica risale al 1266, cioè dopo la congiura di Capaccio. Come tutti gli altri feudi, Albanella, segue e vive le vicende storiche passando da una Signoria all’altra.
Durante il Risorgimento Albanella partecipò attivamente ai moti patriottici, insieme con Capaccio, Trentinara, Giungano e Roccadaspide.