Albanella

Un Borgo tra Mare e Montagna

Situata in una posizione privilegiata tra il mare e i Monti Alburni, Albanella offre un paesaggio unico, caratterizzato da verdi colline, uliveti secolari e una natura incontaminata. Il territorio è attraversato da corsi d’acqua e boschi che ospitano una ricca biodiversità, rendendolo un luogo ideale per gli amanti delle escursioni e della fotografia naturalistica.
La sua vicinanza alla Piana del Sele e al sito archeologico di Paestum la rende una meta perfetta per chi desidera unire cultura, tradizione e relax. Qui si possono esplorare antichi borghi, assaporare la cucina locale e immergersi nelle tradizioni che caratterizzano da secoli la vita del paese. Le sue strade e le sue piazze, arricchite da architetture storiche, offrono un’atmosfera autentica e suggestiva, perfetta per chi cerca un’esperienza immersiva nel cuore del Cilento.

Natura e Dintorni

Il territorio di Albanella è ricco di boschi e aree verdi protette. Tra i luoghi più suggestivi ci sono il Parco della Giunta di Sele e Calore, il fiume Cosa, che ospita specie animali rare, e l’Oasi WWF di Bosco Camerine, perfetta per gli amanti della natura e delle escursioni.

A pochi chilometri si trovano le spettacolari rovine di Paestum, patrimonio dell’UNESCO, con i suoi templi dorici e il museo archeologico, una tappa imperdibile per chi visita la zona.

Tradizioni e Cultura

Festa di Santa Sofia (15 maggio): La celebrazione più importante del paese, con eventi religiosi, concerti e spettacoli folkloristici.

Sagra del Fusillo e del Formaggio Caprino: Un’occasione per degustare le eccellenze gastronomiche locali, tra cui i fusilli fatti a mano e i formaggi di capra cilentani.

Festival della Tradizione Contadina: Evento estivo dedicato alla riscoperta delle usanze e dei mestieri di un tempo, con rievocazioni storiche e degustazioni.

Cosa Vedere a Albanella

  • Chiesa della Santa Patrona Sofia: Costruita nel XVI secolo, custodisce un antico organo a canne perfettamente funzionante e la statua della Santa con le sue tre figlie. La festività in suo onore si celebra il 15 maggio con eventi religiosi e folkloristici.
  • Chiesa di San Matteo: Risalente al XV secolo, presenta una pianta rettangolare con due navate, un campanile romanico e un soffitto a cassettoni decorato.
  • Chiesa del Carmine: Nota per la cornice maiolicata all’esterno, che contiene un dipinto della Madonna col Bambino, affiancata da due figure incappucciate.
  • Palazzo Giovanni Albini: Elegante edificio del XIX secolo, caratterizzato da un suggestivo patio con impluvio e una scalinata di ispirazione vanvitelliana.
  • Zona Cerrina – Fonte Battesimale: Sito archeologico ancora in fase di scavo, che ha portato alla luce una fonte battesimale di epoca antica.
  • Oasi WWF di Bosco Camerine: Un’area naturale protetta dove è possibile ammirare flora e fauna autoctone, ideale per escursioni e birdwatching.
  • Collina della Difesa Ciglio: Area rimboschita con pini, perfetta per passeggiate e trekking immersi nella natura.

Storia di Albanella

Il toponimo deriva da Alba, ossia bianco ed alto ed Ella, hellas, che in lingua greca significa Grecia, Le origini di Albanella si fanno risalire ai profughi di Paestum che, in seguito alle incursioni saracene, intorno all’IX sec., cercavano insediamenti più sicuri. Tuttavia, il ritrovamento di tombe finemente affrescate dotabili alla fine del V sec. a.C. (quindi in età anteriore alla pittura Lucana, quando ancora la cultura Ellenica era dominante), documentano la presenza di un insediamento urbano greco di alto sviluppo sociale, abitato da gente dedita a forme di cultura specializzate.
Recentemente in località San Nicola sono stati rinvenuti resti di un Santuario campestre.

La tipologia di questo impianto e le caratteristiche del rituale, ivi compreso il seppellimento di statuine fittili e votive, rendono credibili l’ipotesi secondo la quale anche ad Albanella si venerasse il culto di Demetra e Kore, due divinità, madre e figlia, legate alla fertilità della campagna ed alla fecondità femminile. Anni fa, sempre nella sopracitata località, si rinvennero i resti di una fattoria databile III sec. a.C. La presenza di una moneta dell’Imperatore Aurelio (270 – 275 d.C.) testimonia che la zona fu abitata fino alla tarda epoca della Roma Imperiale.

Su Albanella non ci sono documenti negli archivi di Cava circa le età Longobarda, Normanna e Sveva. Solo dai registri Angioini si possono avere notizie sui feudatari che ne ebbero il possesso. La documentazione più antica risale al 1266, cioè dopo la congiura di Capaccio. Come tutti gli altri feudi, Albanella, segue e vive le vicende storiche passando da una Signoria all’altra.

Durante il Risorgimento Albanella partecipò attivamente ai moti patriottici, insieme con Capaccio, Trentinara, Giungano e Roccadaspide.

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