Bellosguardo

Adagiato su un colle a 599 metri di altitudine, Bellosguardo offre una vista spettacolare sulla valle del Calore Salernitano e sui rilievi che lo circondano. Il suo nome stesso, che significa “bel panorama”, rende omaggio agli scenari mozzafiato che si possono ammirare dagli spalti del borgo medievale. Inserito all’interno del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, il territorio di Bellosguardo è un’oasi di natura incontaminata, con boschi di pini marittimi e d’Aleppo, querce e cerri, habitat perfetto per numerose specie di fauna selvatica.

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Natura e Paesaggi

L’ambiente circostante Bellosguardo è un autentico paradiso per gli amanti della natura e del trekking. Il fiume Calore e il torrente Fasanella offrono scenari suggestivi e acque limpide dove è possibile osservare trote e anguille. I boschi della zona rappresentano una meta ideale per escursioni a piedi o in mountain bike, immergendosi nei colori e nei profumi della macchia mediterranea.

Eventi e Tradizioni

Bellosguardo conserva ancora vive le sue tradizioni religiose e folkloristiche:

  • Festa patronale di San Michele Arcangelo (29 settembre): celebrazione con processioni, eventi culturali e spettacoli.
  • Sagra della Montagna (agosto): evento dedicato alla gastronomia locale con piatti tipici cilentani e prodotti del territorio.

Bellosguardo è una meta ideale per chi cerca un turismo lento e autentico, tra paesaggi incantevoli, storia millenaria e sapori genuini del Cilento.


Cosa Vedere a Bellosguardo

  • Chiesa di Santa Maria della Pietà: risalente al XVI secolo, custodisce un prezioso affresco del 1505 raffigurante la Pietà con Cristo Morto, un Armadio Reliquario e un’imponente scultura di San Michele Arcangelo in stile rococò.
  • Chiesa di San Michele Arcangelo: arricchita dagli affreschi di Pasquale Avallone, che raffigurano San Giuseppe, San Michele e la Vergine del Rosario.
  • Palazzo Morrone: edificio storico con un elegante portale settecentesco.
  • Ruderi del Chiostro dei Francescani Conventuali: testimonianza di un passato spirituale e culturale.
  • La Macchia: un’area naturale di grande interesse, con ginestre, querce, sorbi e olmi, popolata da cinghiali, volpi, tassi e numerosi rapaci notturni.
  • Antico mulino sulle sponde del torrente Pietra, un tempo motore dell’economia locale.

Storia di Bellosguardo

Le origini di Bellosguardo sono antiche: alcuni reperti indicano che l’area fosse abitata già nel IV-III secolo a.C., probabilmente come avamposto in collegamento con Paestum. Il borgo si sviluppò nel Medioevo, diventando un importante centro feudale longobardo, per poi distinguersi sotto il dominio degli Angioini come una fiorente baronia. Nel 1695 passò alla famiglia Pignatelli, che successivamente lo cedette ai Caracciolo. Durante il Risorgimento, molti cittadini di Bellosguardo si unirono ai movimenti garibaldini, dimostrando un forte spirito patriottico.

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