Un Borgo tra le Colline del Calore Salernitano
Immerso nel suggestivo e incontaminato paesaggio del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Castel San Lorenzo si sviluppa tra le colline del Calore Salernitano e i Monti Alburni, regalando panorami mozzafiato e un’atmosfera autentica. Il borgo, ricco di storia e cultura, è circondato da un territorio verdeggiante, con boschi rigogliosi come Infitina, Scanni Rossi, Zembrone, Laurenti e Foresta, caratterizzati da macchia mediterranea e castagneti.
La fauna locale è altrettanto ricca, con la presenza di cinghiali, volpi e fagiani, rendendo il territorio ideale per escursioni e passeggiate nella natura. Castel San Lorenzo è anche rinomato per la sua produzione vinicola, vantando sette varietà di vini DOC, che si possono degustare durante la Festa dei 7 vini DOC, una delle manifestazioni più attese dell’anno.
Cosa Vedere a Castel San Lorenzo
- Museo della Civiltà Contadina e dell’Artigianato Locale: Un luogo che racconta le antiche tradizioni del borgo, con una ricca esposizione di attrezzi agricoli, utensili domestici e strumenti artigianali che testimoniano la vita rurale di un tempo.
- Castello Medievale: Costruito tra il 1272 e il 1337, rappresenta uno degli edifici storici più importanti del borgo, simbolo del suo passato feudale.
- Chiesa dei SS. Cosma e Damiano (1700-1750): Custodisce tele attribuite a pittori napoletani del XVIII secolo. L’altare maggiore in marmo fu fatto costruire nel 1902 dai Castellesi emigrati a New York.
- Chiesa di San Giovanni Battista (1100): Un esempio di architettura romanica con un’unica navata a croce latina, colonne di granito e capitelli corinzi. Conserva una tela raffigurante San Pietro in Vinculis, proveniente dall’antica pinacoteca del Principe Carafa.
- Chiesa di Santa Maria del Monte: Ospita una statua della Madonna simile a quella del Santuario del Monte di Novi Velia sul Gelbison. Gli altari sono dedicati all’Annunziata e a San Biagio.
- Chiesa della Madonna della Stella (1100): Aperta al culto il 15 agosto per la festa dell’Assunta. Custodisce un’antica statua della Madonna con il Bambino Gesù e un melograno.
- Villa Carafa (Vigna della Corte): Risalente al XVI secolo, la villa è caratterizzata da una struttura quadrata con quattro torri circolari agli angoli. Un tempo ospitava una ricca pinacoteca, considerata una delle più importanti della provincia di Salerno.
Oltre ai suoi monumenti e alle chiese, Castel San Lorenzo è un luogo dove tradizione, natura e cultura si intrecciano, offrendo ai visitatori un’esperienza autentica nel cuore del Cilento.
Storia di Castel San Lorenzo
Le origini di Castel San Lorenzo affondano nel periodo medievale, con le prime tracce risalenti al XII secolo. Il borgo si sviluppò intorno al monastero di San Lorenzo de Strictu, fondato da Guaimario III, conte di Capaccio, prima del 1137. Questo monastero possedeva ampie proprietà , tra cui tre centri abitati: San Clerico (poi San Chirico), Monte di Palma e San Lorenzo de Strictu.
Nel 1166, Guglielmo, vescovo di Troia, vendette a Graziano Leone un bosco appartenente alla curia di Castel San Lorenzo. Successivamente, nel 1191, Papa Celestino III, attraverso una bolla indirizzata ai monaci di San Lorenzo de Stricta, riconobbe al cenobio diverse proprietà e dipendenze, confermate poi da Papa Nicola V nel 1454.
Durante il regno di Federico II, le famiglie legate all’abbazia furono incaricate della manutenzione del castello di Capaccio. Tuttavia, a causa dell’adesione dell’abate alla fazione papale, l’imperatore revocò temporaneamente la giurisdizione civile dell’abbazia sui suoi vassalli, restituita poi da Carlo I d’Angiò.
Nel 1299, Carlo II d’Angiò donò metà del feudo a Giovanni Pipino, mentre l’altra metà rimase sotto il controllo del monastero. Gli abati mantennero l’autorità fino al 1497, quando Federico d’Aragona li privò dei loro diritti per aver sostenuto Carlo VIII. Il territorio fu quindi venduto ad Antonio Carafa, principe di Stigliano.
Nel 1554, Gerolamo Carafa divenne principe di Castel San Lorenzo, e il feudo rimase nelle mani della famiglia Carafa fino all’abolizione del sistema feudale agli inizi del XIX secolo.