Cicerale
Il toponimo significa terra dei ceci. Cicerale è uno dei più estesi comuni del Cilento: il suo territorio ha una superficie di oltre 41 kmq e circa la metà è demanio comunale.
Il paese sorge lungo il versante di una collina che domina si erge sul corso alto dell’Alento; le terre sono fertili considerate la frescura dei luoghi e l’abbondanza di acqua.
Il paese è circondato da vegetazione tipica di macchia mediterranea. La struttura orografica del territorio è varia: vi è una parte quasi pianeggiante nel fondovalle dell’Alento ed una montagna impervia con declivi piuttosto scoscesi.
Suggestivo è l’abitato della frazione di Monte Cicerale. Sulla parte sinistra della strada, un vicolo porta al centro storico del paese, caratterizzato da diversi palazzi gentilizi, alcuni dei quali disabitati; mentre prendendo la strada sulla sinistra, si giunge alla parte bassa, di moderna costruzione, che tuttavia conserva le caratteristiche del centro storico.
Cosa Vedere...
Rovine di Corbella, il primo centro abitato di Cicerale, di architettura medievale
Centro storico
Palazzo Caracciolo, che aveva la funzione di mercato
Chiesa di San Giorgio
Ruderi dell’Edicola basiliana di San Leo, di cui restano dei ruderi
Chiesa di San Nicola del XII sec.
Ruderi dei borghi scomparsi di San Benedetto e Lucolo
Oasi di Ceraso, Bocca di fava e Corbella
Storia...
La prima notizia scritta di Cicerale è del 1463. In epoca longobarda, insieme alla frazione, apparteneva al gastaldato di Lucania, mentre nel periodo normanno fu inserito nella Contea di Capaccio; insieme con la frazione, dipendeva da Monteforte. Appartenne alla famiglia dei Sanseverino, e dai Sanseverino i due casali di Cicerale e di Monte Cicerale furono concessi ai Gentilcore, che contribuirono alla fondazione di un monastero di agostiniani. Poi appartenne ai Carafa Primicicle, che lo tennero fino all'eversione della feudalità (1806).
Secondo una leggenda, anticamente il paese sorgeva in località Bocca di fava e si chiamava Corbella, di cui si possono ancora ammirare le rovine.