Laureana Cilento
Il Comune si estende in vallate e colline che si susseguono alternando versanti dolci ed altri scoscesi, coperte da distese di ulivi, boschi e macchia mediterranea dall’intenso profumo.
Da un punto di vista naturalistico si spazia da cespugli di ginepro, mirto, rosmarino, lentisco ai boschi di quercia, di conifere e latifoglie fino a quelli di castagno. Diverse sono le specie di rapaci avvistabili come la poiana, il gheppio, il barbagianni e la civetta; di corvidi come la gazza, la ghiandaia ed il corvo; di uccelli stanziali o migratori come l’occhiocotto, la capinera, il merlo, la cinciallegra, il tordo, la tortora, la beccaccia, la quaglia e l’upupa. È possibile osservare nel loro habitat naturale il cinghiale, la volpe, la faina, il riccio, la lepre, il giro, il topo quercino, il moscardino ed il tasso.
Da visitare il Museo di storia naturale del Cilento, che ospita importanti collezioni botaniche e ricostruzioni di particolari habitat.
Da non perdere il Festival di San Lorenzo, rassegna internazionale di concerti di noti interpreti di musica classica in agosto.
Cosa Vedere...
- Palazzo Feudale, da identificare con il Castellum Lauri opera del Conte Guido dei Principi di Salerno
Chiesa di Santa Maria del Paradiso, eretta nel 1520, come testimoniato dall’iscrizione sull’antico architrave, oggi deposto sul sagrato, che riporta al centro anche la più antica traccia dello stemma di Laureana, u lauro sulla campagna. Tra gli arredi sacri di grande pregio sono alcune statue lignee di Santi
Palazzo Cagnano, che ospita l’Osservatorio Turistico Alento, ufficio di servizi per i turisti
Cappella dell’Annunziata, costruita intorno al 1350, con portale in stile gotico nella cui lunetta è ospitato un affresco raffigurante l’Annunciazione
Palazzo Cafarelli
Casale dell’Aversana
Museo di storia naturale del Cilento, che ospita importanti collezioni botaniche e ricostruzioni di particolari habitat
Chiesa di San Biagio
Abitato della frazione Matonti, con il palazzo Bambacaro con una torretta angolare
Palazzo Ametrano/Materazzo, posto al di sopra della strada che attraversa il paese
Abitato di San Martino con Palazzo Forte
Cappella della Congrega
Chiesa di San Martino del 1489
Selva di San Francesco, con ceduo di castagno
Storia...
Tra il VI ed il X sec. i monaci basiliani dettero linfa vitale al territorio e le popolazioni locali si stringevano intorno alle laure, le celle dei monaci, originando il primo nucleo abitativo sulle alture di Laureana.
Con le razzie dei Saraceni nacque l’esigenza della costruzione del Castellum Lauri ad opera del Conte Guido dei Principi di Salerno.
Laureana legò la sua storia alle alterne vicende della famiglia dei Sanseverino, dalla congiura di Capaccio nel ‘200 a quella dei baroni nel ‘400, ai fatti che sancirono la loro fellonia nel ‘500.
Smembrata la baronia nel 1552, Laureana visse un triste periodo con l’avvicendarsi di vari feudatari tra il ‘600 ed il ‘700.
Il dilagare del peggioramento delle condizioni economiche dopo l’eversione della feudalità contribuì ad alimentare il banditismo. Durante il Risorgimento Laureana fu uno dei centri del Partito Democratico Repubblicano di matrice mazziniana del Salernitano.