Cosa Vedere...

  • Santuario di Santa Lucia, con antichissimi affreschi dipinti nella roccia
    Cappella dell’Annunziata, edificata alla metà del ‘600, di cui restano solo ruderi
    Chiesa di Santa Maria Assunta, con facciata intonacata di rosa ed interni ricchi e fastosi
    Chiesa di San Fortunato, con tre lettere incise sulla trave superiore, forse A di amor (amore), G di gaudium (gioia) e p di pax (pace). Il portone principale è stato scolpito nel legno da Mastro Antonio Infante nel 1733
    Santuario di San Mauro, una cappella rupestre che sembra la naturale prosecuzione della roccia della montagna. Interessanti alcuni affreschi del 1400 rappresentanti episodi della vita di santi, figure di angeli, musici e cantori
    Ponte medioevale, sul fiume Calore, tra i più belli del Cilento ancora percorribile, con intorno suggestivi campi di papaveri
    Rupe rossa, sito archeologico con reperti lucani

Storia...

Il toponimo deriva da “manlius”, nome gentilizio dell’antica Roma, a cui già nel VI sec. fu aggiunto il suffisso “etera”, “città vecchia”.
La zona fu abitata dai monaci basiliani, da San Basilio, di origine italo-greca. Fuggirono dai Balcani per la persecuzione iconoclasta nel VI sec. e fondarono luoghi di culto, la grancia.

 

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