Moio della Civitella

Immerso nel verde del Parco Nazionale del Cilento, Moio della Civitella è un piccolo borgo di antiche origini, noto per i suoi scavi archeologici e il Museo della Civiltà Contadina. Sorge lungo il corso del torrente Moio, affluente del Badolato, da cui deriva il suo nome. Il paese ha avuto un passato fiorente grazie alla lavorazione delle pelli e ai commerci con le città vicine.

Oltre alla sua importanza storica, Moio della Civitella è un luogo perfetto per chi desidera immergersi nella tranquillità della natura, tra boschi rigogliosi e sentieri escursionistici.

Moio della Civitella e il Parco Nazionale del Cilento

Grazie alla sua posizione nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, Moio della Civitella è il punto di partenza ideale per chi ama il trekking e le escursioni naturalistiche. I boschi circostanti offrono scenari mozzafiato e percorsi adatti a tutti, permettendo di scoprire la flora e la fauna tipiche del Cilento.

La vicinanza con i siti archeologici di Velia e Paestum, oltre alle spiagge di Ascea e Casal Velino, rende Moio della Civitella una destinazione perfetta per chi vuole unire storia, cultura e natura in un’esperienza autentica.

Cosa Vedere a Moio della Civitella

Il borgo offre un mix affascinante di storia, archeologia e tradizioni rurali:

  • Scavi della Civitella – Resti di un insediamento greco-lucano risalente al IV sec. a.C., con imponenti mura in blocchi squadrati, una porta ad arco e antiche strutture difensive.
  • Museo della CiviltĂ  Contadina del Cilento – Un’esposizione dedicata alla vita rurale, con sezioni su tessitura, agricoltura, olivicoltura e vinificazione, oltre a una raccolta di attrezzi e oggetti d’epoca.
  • Acquedotto rurale del XVIII sec. – Un’opera di ingegneria storica che riforniva d’acqua il paese e i territori circostanti.
  • Molino del XVIII sec. – Un antico mulino ad acqua, testimonianza delle tradizioni agricole locali.
  • Chiesa di Santa Veneranda – Una chiesa dall’architettura semplice ma suggestiva, cuore della comunitĂ  locale.
  • Chiesa di San Bartolomeo – Uno degli edifici religiosi piĂą antichi del borgo, con interni decorati.
  • Chiesa di San Francesco – Luogo di culto e raccoglimento con elementi architettonici di pregio.
  • Cappella dell’Annunziata (Madonna della Civitella) – Situata su un’altura panoramica, meta di pellegrinaggi.
  • Bosco di Tezzone – Un’area verde perfetta per passeggiate e trekking immersi nella natura cilentana.

Storia di Moio della Civitella

Le prime tracce abitative nell’area di Moio della Civitella risalgono al IV secolo a.C., con la fondazione di un insediamento fortificato greco-lucano noto come Frurion Civitella, legato alla vicina città di Velia. Gli scavi archeologici hanno riportato alla luce mura di terrazzamento, frammenti di ceramiche e strutture difensive, testimoniando l’importanza strategica di questo centro nell’antichità.

La prima menzione del borgo attuale risale al 1052, quando Moio apparteneva alla Baronia di Novi. Il suo nome deriva dal torrente Moio, un affluente del Badolato, attorno al quale si svilupparono attivitĂ  legate alla concia delle pelli.

Nel XVI secolo, il paese crebbe notevolmente grazie al commercio di legname e vino, fornendo risorse anche alla corte napoletana. Nel 1807, Moio venne integrato nel comune di Pellare, formando l’entità amministrativa Pellare-Muoio. Tuttavia, nel 1828, il Generale Francesco Saverio del Carretto decise di cancellare Pellare dagli elenchi ufficiali per punire la popolazione che aveva sostenuto i moti insurrezionali del Cilento.

Dopo l’Unità d’Italia, il paese assunse il nome attuale, Moio della Civitella, in riferimento all’importante sito archeologico situato sulla montagna sopra l’abitato.

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