Novi Velia

Novi Velia, il borgo storico tra sacralità e natura nel Cilento

Arroccato su uno sperone del Monte Gelbison, o Monte Sacro, Novi Velia è un borgo ricco di storia, cultura e tradizioni. Questo piccolo centro del Cilento è noto per la sua posizione strategica lungo l’antica via del sale, che collegava il Mar Tirreno alla Valle del Tanagro, e per il suggestivo Santuario della Madonna di Novi Velia, meta di pellegrinaggi secolari.

Circondato da una natura incontaminata, il territorio di Novi Velia è caratterizzato da boschi di castagni e faggi, pascoli rigogliosi e sorgenti d’acqua purissima, come quella di Fiumefreddo, la cui freschezza e limpidezza la rendono una tappa ideale per escursioni e momenti di relax.

Il Santuario della Madonna di Novi Velia

Situato in cima al Monte Gelbison (1.705 m), il Santuario della Madonna di Novi Velia è uno dei più antichi luoghi di culto mariano del Cilento. Il nome “Gelbison” deriva dall’arabo Jabal al-San, ovvero Montagna dell’Idolo, segno della sacralità di questo luogo sin da epoche remote. Le origini del santuario risalgono al 1323, quando i Monaci Basiliani edificarono qui una cappella. Secondo la leggenda, i lavori venivano misteriosamente distrutti ogni notte, finché la Vergine apparve agli operai chiedendo che il santuario fosse dedicato agli Angeli.

Oltre all’importanza religiosa, il monte offre un panorama spettacolare, con viste mozzafiato sulle valli cilentane. Chi si incammina lungo il sentiero del santuario compie un rito particolare: alla Ciampa di Cavallo, i pellegrini gettano giù dalla montagna delle pietre raccolte lungo il percorso, come gesto di purificazione e rinnovamento spirituale.

Le Tradizioni e i Sapori di Novi Velia

Novi Velia conserva ancora oggi antiche tradizioni gastronomiche. Il prodotto tipico per eccellenza è la mortedda, un formaggio a pasta filata simile alla mozzarella, servito su foglie di mortella (Myrtus communis), un arbusto aromatico che conferisce un sapore unico al prodotto.

Nei ristoranti e nelle sagre locali si possono gustare piatti a base di castagne, funghi porcini e carni locali, oltre a dolci della tradizione cilentana preparati con miele e frutta secca.

Cosa Vedere a Novi Velia

Novi Velia vanta un notevole patrimonio storico e artistico. Tra i luoghi da non perdere:

  • Palazzo Cocelli – con i suoi due imponenti portoni d’ingresso.
  • Chiesa di Santa Maria dei Longobardi – famosa per il suo soffitto ligneo e le opere d’arte sacra, tra cui una scultura lignea di Santa Margherita e il gruppo scultoreo dell’Annunciazione.
  • Cappella di San Rocco – piccolo edificio sacro ricco di fascino.
  • Resti del castello medievale – testimone dell’antico passato nobiliare di Novi Velia.
  • Chiesa di Santa Maria dei Greci – antica testimonianza della presenza bizantina.
  • Cappella di San Pietro in Vincoli e Cappella di San Nicola di Bari – chiese minori ricche di storia.
  • Chiesa di San Bartolomeo – esempio di architettura religiosa locale.
  • Palazzo Vescovile – antico centro del potere ecclesiastico.
  • Torre Angioina – struttura difensiva risalente al periodo angioino.
  • Ruderi della Chiesa di San Giorgio con Convento – un tempo cuore spirituale del borgo, con resti di affreschi medievali.
  • Sorgente di Fiumefreddo – luogo di pace dove sgorga acqua cristallina.
  • Monti di Pietà – cataste di pietre sormontate da croci, simbolo della devozione popolare.
  • Resti dell’Abbazia dei Celestini (XIV secolo) – uno dei tanti segni della forte spiritualità del luogo.

Storia di Novi Velia

Il nome originario del borgo era semplicemente Novi, fino al 1862, quando venne aggiunto Velia in riferimento all’antica città di Elea-Velia, importante colonia della Magna Grecia. Si narra che gli abitanti di Velia, in fuga dai Vandali, fondarono un nuovo insediamento proprio in quest’area.

La prima menzione storica di Novi risale al 1005, in un documento del principe di Salerno Guaimario IV, che donava le sue terre all’Abate Luca del Monastero di Santa Barbara.

Nel corso dei secoli, Novi Velia ha ricoperto un ruolo strategico:

Fu presidio longobardo, con funzioni politiche e militari.

Divenne sede di Baronia Normanna.

Nel 1806 subì le devastazioni dei soldati francesi.

Nel 1820 e 1848 fu teatro di moti rivoluzionari e di forti tensioni contro il trono borbonico.

Durante l’Ottocento, fu una delle roccaforti del brigantaggio cilentano, fenomeno che diffuse il terrore nella regione.

Perché Visitare Novi Velia

Perché Visitare Novi Velia

Novi Velia è una destinazione perfetta per chi cerca:
✅ Turismo culturale – con le sue chiese, i palazzi storici e i resti medievali.
✅ Esperienze naturalistiche – grazie al Monte Gelbison e ai sentieri panoramici.
✅ Spiritualità e tradizione – con il suo celebre Santuario.
✅ Autenticità gastronomica – con prodotti tipici unici.

Se vuoi scoprire un angolo autentico del Cilento, lontano dal turismo di massa, Novi Velia è il posto giusto per te!

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