Ogliastro Cilento
Ubicato su una collina a 4 km dal mare, deriva il suo nome dl latino oleastrum, che significa olio selvatico. Il paese è stato fondato alla fine dell’Alto Medioevo dagli abitanti di Agropoli, in fuga dai saraceni.
Il Comune annovera ancora alcuni borghi piuttosto intatti, tra i quali il capoluogo e la frazione Eredita, localizzata i una bela posizione panoramica affacciata sulla Piana di Paestum ed il Golfo di Salerno. Molto interessante vedere i tanti palazzi gentilizi e le cappelle.
Da vedere Palazzo De Falco. Risale al XV sec. Notevole è il portale in pietra. All’interno è custodita una importante biblioteca, con manoscritti del XV sec. ed una raccolta di cimeli e testimonianze storiche. È diviso in 35 stanze.
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Cosa Vedere...
- Convento di San Leonardo, costruito nel 1637 dai Padri Domenicani. Si tratta di un complesso monastico, con la tipica architettura degli Ordini Mendicanti. Si possono vedere i muri perimetrali che testimoniano la grandezza dell’edificio, oggi purtroppo rudere.
Palazzo De Stefano costruito nel 1525
Palazzo Siniscalchi. Casa di caccia del XVII sec.
Palazzo De Falco. Risale al XV sec. Notevole è il portale in pietra. All’interno è custodita una importante biblioteca, con manoscritti del XV sec. ed una raccolta di cimeli e testimonianze storiche. È diviso in 35 stanze
Chiesa di Santa Croce risalente al XVI sec.
Chiesa di San Giovanni Battista del XVIII sec.
Chiesa di San Nazario
Località Postiglione, con boschi di ontani e querce
Albero centenario d’ulivo in località Maddalena, con omonima chiesetta protettrice
Storia...
La prima notizia di un “locum qui dicitur Olliastrum”, un luogo detto Ogliastro, è del 1051, ma quasi certamente ha origini più remote. Infatti, secondo la tradizione sorse in seguito all’occupazione di Agropoli da parte dei Saraceni (882). Il toponimo “Olliastrum” deriva dal greco “Aystron”, città, e dalla radice “ol” di “òllymi”, distruggere: sorto dalla distruzione della città di Agropoli. Il toponimo potrebbe anche essere da ricondurre al latino medioevale oleastrum, ossia olivo selvatico. La prima notizia di Oleastrum è in un documento del 1059 con il quale l’ultimo principe longobardo di Salerno, con la madre Principessa Gemma e la moglie Maria, offrirono al vescovo pestano Amato le terre in finibus Lucaniae.
Ogliastro faceva parte dello stato di Agropoli, feudo ecclesiastico dei vescovi pestani, di cui seguì le varie vicissitudini fino al 1556, quando fu venduto agli Spigadore. In seguito, vari passaggi da una famiglia all’altra (Bonito, de Clario, Altomare, De Conciliis), portarono il feudo nel 1741 alla famiglia de Stefano, con il titolo di Marchesato.
Con la frazione Eredita (il toponimo deriva dal greco “erèido” che vuol dire “poggiare saldamente”: quindi i profughi di Agropoli vollero con questo nome indicare la sicurezza o almeno l’augurio che il nuovo villaggio avesse vita più duratura di quella della loro madrepatria) era unito in una unica Università (o Comune) ai fini fiscali. Altra frazione è Finocchito (la prima notizia nei documenti di un luogo detto “de Fineclito” risale al 1078. L’etimologia di Finocchito è greca; deriva da “fyo ek lìtos”, cioè “nato da una pietra”), che fece parte del feudo cilentano dei Sanseverino per poi passare nelle mani di vari feudatari fino alla famiglia De Clario che lo tenne fino al 1806, anno dell’abolizione della feudalità.