Cosa Vedere...

  • Cappella di Santa Maria della Stella
    Li Morge: si tratta di grosse pietre monolitiche, semisommerse dalla vegetazione. Ve n’è una, la più grossa, con la sommità piatta, detta “a preta Nzitata”. Un uso antichissimo vuole che le donne salendo la montagna in pellegrinaggio, tirassero nove sassolini, che dovevano restare sulla sommità; in questo caso la gravidanza era assicurata; infatti “preta nzitata” nel dialetto locale vuol dire “pietra che feconda”
    Chiesa di S. Nicola, che ha origine nel XVI sec.
    Palazzo De Feo, costruito intorno al 1700
    Località Mezzoni. Rimboschimento a pino d’Aleppo
    Località Donnico. Bosco di Castagno

Storia...

Il paese di Omignano deriva il suo nome dal latino medioevale dominicanus, ovvero proprietà del signore. Le prime notizie risalgono al 1047, in età longobarda. È quasi certo che alle origini Omignano fosse un castello longobardo, uno dei tanti costruiti per controllo del territorio. Oggi, purtroppo, del castello non c’è traccia. Successivamente il paese è protagonista di una fitta serie di vicende, scambi e acquisizioni, caratteristiche della storia feudale di questi territori.
Omignano, ricordato fra i centri che con il Processo del 1276 furono restituiti ai Sanseverino, fu da questi dato nel 1332 in suffeudo al nobile salernitano Giovanni Grillo insieme a Sessa, ma poi, verso la fine del XIV sec., questi due villaggi furono trasferiti ai Capano ed Omignano restò in possesso dei Capano di Pollica anche durante il XV sec.

 

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