Immerso tra le suggestive pendici del Monte Stella, Omignano è un borgo ricco di fascino e tradizioni, che conserva un legame profondo con la sua storia e il territorio del Parco del Cilento e Vallo di Diano. Il suo nome deriva dal latino medievale Dominicanus, ovvero “proprietà del signore”, testimoniando la sua origine feudale. Uno degli elementi più caratteristici del territorio è la località Li Morge, una formazione di grandi pietre monolitiche semisommerse dalla vegetazione. Tra queste, la più imponente è “a preta Nzitata”, una pietra piatta sulla cui sommità, secondo un’antica tradizione, le donne in pellegrinaggio lanciavano nove sassolini: se rimanevano sulla superficie, la gravidanza era assicurata. Il nome, infatti, significa “pietra che feconda” nel dialetto locale.
Omignano è una destinazione perfetta per chi cerca un viaggio nella storia e nella natura, grazie ai suoi palazzi signorili, alle antiche chiese e ai sentieri che conducono alla scoperta del Monte Stella. Ogni anno, il borgo celebra le sue radici con la Sagra del Monte Stella ad agosto, un evento che valorizza la gastronomia e le tradizioni locali.
Cosa Vedere a Omignano
Cappella di Santa Maria della Stella: luogo di culto immerso nel verde, legato alla spiritualità del Monte Stella.
Li Morge: imponenti pietre monolitiche, tra cui la leggendaria “preta Nzitata”, testimonianza di antichi riti legati alla fertilità.
Chiesa di San Nicola (XVI secolo): conserva elementi architettonici tipici dell’epoca, con una struttura sobria ma affascinante.
Palazzo De Feo (1700): dimora nobiliare che racconta la storia urbana del borgo attraverso i suoi dettagli architettonici.
Località Mezzoni: area di rimboschimento a pino d’Aleppo, perfetta per escursioni naturalistiche.
Località Donnico: bosco di castagni secolari, ideale per passeggiate e per scoprire la biodiversità del Parco del Cilento.
Storia di Omignano
Le prime notizie documentate su Omignano risalgono al 1047, durante il periodo longobardo. È quasi certo che il borgo sia nato come castello fortificato, uno dei tanti costruiti per il controllo del territorio. Purtroppo, oggi del castello non rimangono tracce visibili, ma la sua esistenza è testimoniata dalle vicende storiche della zona.
Nel XIII secolo, Omignano fu uno dei centri coinvolti nel Processo del 1276, che portò alla sua restituzione ai Sanseverino, una delle famiglie nobiliari più potenti del sud Italia. Nel 1332, i Sanseverino cedettero il borgo in suffeudo al nobile salernitano Giovanni Grillo, insieme a Sessa. Verso la fine del XIV secolo, Omignano passò sotto il controllo della famiglia Capano, rimanendo nei loro possedimenti per tutto il XV secolo.
Oggi, Omignano è una destinazione affascinante per chi vuole immergersi nella storia medievale del Cilento, tra paesaggi incontaminati, antichi riti e tradizioni secolari. Perfetto per escursionisti, appassionati di storia e chiunque desideri un’esperienza autentica tra borghi storici e natura incontaminata.