Cosa Vedere...

  • Chiesa di San Nicola dei Greci con portale in pietra
    Chiesa di San Nicola dei Latini con portale in pietra
    Convento di Sant’Antonio, fondato nel 1541, ricco di pregevoli opere d’arte, come i superbi affreschi, un crocifisso ed un coro ligneo intagliati
    Chiesa di Santa Maria dei Greci
    Chiesa della SS. Trinità
    Chiesa di Santa Maria della Scala
    Chiesa del Rosario
    Chiesa di San Pietro
    Convento dei Cappuccini
    Cappella di Sant’Antuono
    Ex Monastero delle Clarisse, sede del Municipio
    Palazzi baronale, Palmieri
    Portali del centro storico
    Ponte romano
    Mausoleo di Gaio Uziano Rufo, monumento sepolcrale fatto erigere dalla moglie del defunto, Insteia Polla, sacerdotessa di Giulia Augusta. Questo sepolcro ha avuto grande importanza per il paese perché, dalla sua errata interpretazione come tempio di Apollo, ne sono scaturiti sia il nome sia il simbolo dell’attuale cittadina
    Epigrafe Lapis Pollae, cippo marmoreo con l’iscrizione della via Popilia
    Taverna del Passo Grotta

Storia...

Prima dell’anno 1000 fu zona abitata da pastori che lasciarono tracce del loro passaggio nelle grotte, nelle quali sono stati rinvenuti resti umani e animali.
Il primo villaggio sorse verso il IV sec. a.C. ad opera dei Lucani cui seguirono i Romani.
Nel periodo della dominazione bizantina, vi era la presenza di comunità greche nel paese, come testimonia sia il rito greco professato nelle chiese di Santa Maria dei Greci e San Nicola dei Greci, sia il ricco costume che le donne hanno indossato fino all’inizio del secolo scorso.
Con la caduta dell'Impero romano e le successive invasioni dei Goti, Longobardi e Saraceni, gli abitanti del Borgo San Pietro furono costretti a lasciare il Forum Popilii ed a rifugiarsi sulla collina dove formarono il Castrum Pollae.
Gli Altavilla, i De Polla, i Sanseverino, i Fasanella, i Villano, i Capecelatro si susseguirono nel corso dei secoli nel possesso del paese, che nel tempo è stato sottoposto al controllo religioso di cinque ordini monastici: Benedettini, Cappuccini, Domenicani, Clarisse e Francescani, soppressi nel 1806.
Durante il regno borbonico il paese ricevette la visita di re Ferdinando IV, venuto a vedere i lavori di bonifica della zona da lui ordinati.
Durante il Risorgimento il paese aderì ai moti carbonari con la società segreta la Naosparta Febea, capeggiata dal giovane Vincenzo Parisi, e partecipò alla battaglia del Volturno con il Battaglione Tanagro.

 

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