Roccagloriosa
Sorto su di uno sperone roccioso, a partire dal V sec. d.C. deve il nome attuale alla Madonna venerata nella Chiesa del Castello; ma la sua storia è millenaria: comincia in tempi ben più remoti.
Il centro storico con le sue tortuose scalinate, i sotterranei delle case, i muri di sostegno e di recinzione di orti musulmani e degli spazi pubblici, evidenziano le amene particolarità degli insediamenti tipicamente cilentani.
Da visitare gli Scavi di Fistelia. Risalgono al V sec. a.C. i resti di una tomba molto antica, con un ricco corredo e due vasi di bronzo di provenienza etrusco-campana. Tra gli altri reperti un’edicola votiva. La floridezza economica del luogo è documentata dal ritrovamento di gioielli d’alta oreficeria: fibule, bracciali, anelli, collane. Anche pregevoli esemplari di ceramica dipinta a figure rosse riflettono la molteplicità dei rapporti economici e culturali tenuti dalla comunità con altri centri. Resti di ville d’età imperiale rinvenute in varie contrade, inoltre, attestano l’importanza agricola dell’area, fino a circa il III sec. d.C.
Da non perdere la Sagra della salsiccia e del cavatiello ad agosto.
Cosa Vedere...
- Scavi di Fistelia. Risalgono al V sec. a.C. i resti di una tomba molto antica, con un ricco corredo e due vasi di bronzo di provenienza etrusco-campana. Tra gli altri reperti un’edicola votiva. La floridezza economica del luogo è documentata dal ritrovamento di gioielli d’alta oreficeria: fibule, bracciali, anelli, collane. Anche pregevoli esemplari di ceramica dipinta a figure rosse riflettono la molteplicità dei rapporti economici e culturali tenuti dalla comunità con altri centri. Resti di ville d’età imperiale rinvenute in varie contrade, inoltre, attestano l’importanza agricola dell’area, fino a circa il III sec. d.C. Tra gli insediamenti venuti alla luce con gli scavi si distinguono almeno tre grossi complessi con cortile centrale basolato e delimitato da portici. Certamente questo costituisce un gruppo di abitazioni di notevole livello, appartenute verosimilmente a gruppi elitari della comunità ivi stanziata
Chiesa di San Giovanni Battista, risalente al XVI sec.
Chiesa della Madonna del Rosario, edificata nel 1571, dove si ammira una statua in pietra e calce, detta della Santa Maria Greca
Palazzi La Quercia; Balbi e De Curtis con portale in pietra lavorata
Ruderi del castello Sanseverino del XIV sec. con una piccola cappella dedicata alla Vergine Gloriosa, da cui il nome del paese. Fu costruito da soldati bulgari e oggi sono visibili i resti delle mura e la cisterna sotterranea
Antiquarium
Monastero di San Mercurio, fondato nei secoli IX - X
Ruderi della Chiesa di Santa Maria La Greca, fondata, probabilmente, intorno al 700 d. C.
Chiesa di San Nicola di Bari, edificata nel periodo rinascimentale
Storia...
Roccagloriosa vanta origini antichissime con tracce di presenza umana già nella media età del bronzo. Si susseguirono nel suo territorio popoli quali Enotri, Morgeti, Osci. Ma l’insediamento più importante fu certamente il centro lucano (V-IV sec. a.C.).
Fondamentale fu la fondazione dell’antica Leo (Orbitania per i Romani) tra il IV-V sec. a. C., per opera dei Sibariti, sopravvissuti alla distruzione della loro città da parte di Crotone.
Durante le Guerre Puniche Orbitania si alleò ai Cartaginesi. I Romani la punirono distruggendola.
Negli ultimi anni dell’Impero Romano, ormai in decadenza, il generale Stilicone v’insediò un accampamento militare. Per tale ragione la città fu denominata Stilicona. Nel 412 se ne ebbe la rifondazione per iniziativa di Stilitani e Bulgari. A suggello dell’evento fu innalzato un Castello sulla cima del monte, cingendolo di mura che racchiudevano al suo interno anche l’abitato. Sul Castello, forse in ringraziamento di qualche vittoria, fu edificata una cappella dedicandola alla Vergine Maria con il titolo di Gloriosa: da allora Rocca assunse la denominazione attuale.
Il centro abitato fu nuovamente distrutto nel 537 d.C. ad opera di Belisario, generale dell’imperatore d’Oriente Giustiniano, nel corso della sua campagna contro gli Ostrogoti.
Notizie sicure si incominciano nel 1269, quando Ruggiero d’Apolla venne nominato castellano di Roccagloriosa. Il feudo fu posseduto dai Sanseverino.
Nel luglio del 1512 il borgo fu distrutto dal pirata Dragut Bassa.
Nel 1806 subì un’ennesima aggressione dai Francesi che, con seimila fanti, al comando del Generale Massena, la incendiò.