Situato su uno sperone roccioso, Roccagloriosa domina il paesaggio circostante offrendo una vista mozzafiato sulle valli cilentane, il Golfo di Policastro e il mare cristallino del Cilento. Il nome attuale del borgo deriva dalla Madonna Gloriosa, venerata nella chiesa situata tra i ruderi del castello medievale. Tuttavia, la storia di Roccagloriosa affonda le radici in tempi molto più antichi, rendendolo uno dei siti più affascinanti del Cilento per il suo patrimonio storico e archeologico.
Il centro storico conserva ancora oggi il fascino degli antichi insediamenti cilentani, con scalinate tortuose, cortili in pietra e sotterranei nascosti. Un luogo in cui il tempo sembra essersi fermato, immerso in una cornice naturale che racconta millenni di storia.
Tradizioni e Natura
- Sagra della Salsiccia e dei Cavatelli (agosto): Un evento enogastronomico imperdibile, dove è possibile degustare piatti tipici cilentani, tra cui la famosa salsiccia artigianale e i cavatelli fatti a mano.
- La Rocca delle Arti (agosto): Manifestazione culturale che anima il borgo con artisti di strada, spettacoli teatrali, musica dal vivo e percorsi enogastronomici. Un evento che celebra l’arte e le tradizioni locali.
- Processione del Sabato Santo: Un’antica tradizione religiosa in cui le confraternite locali sfilano per le vie del paese in abiti tradizionali, accompagnate dal suono caratteristico di strumenti tipici come i “carrozzùni” e le “tarocciole”.
- Festa della Madonna Gloriosa (settembre): Celebrazione religiosa e popolare in onore della patrona del paese, con processioni solenni, funzioni liturgiche e momenti di aggregazione comunitaria.
Roccagloriosa rappresenta una destinazione perfetta per gli amanti della storia, dell’archeologia e della cultura locale, offrendo un’esperienza autentica immersa in un paesaggio mozzafiato. Un evento enogastronomico imperdibile, dove è possibile degustare piatti tipici cilentani, tra cui la famosa salsiccia artigianale e i cavatelli fatti a mano.
Cosa Vedere a Roccagloriosa
- Scavi archeologici di Fistelia: Uno dei siti più importanti della civiltà lucana, con tombe risalenti al V secolo a.C.. Tra i reperti rinvenuti spiccano gioielli d’alta oreficeria, ceramiche a figure rosse e vasi di bronzo etrusco-campani.
- Chiesa di San Giovanni Battista (XVI secolo): Importante edificio religioso con affreschi e opere d’arte sacra.
- Chiesa della Madonna del Rosario (1571): Ospita la statua di Santa Maria Greca, scolpita in pietra e calce.
- Palazzi storici (La Quercia, Balbi e De Curtis): Eleganti dimore nobiliari con portali in pietra lavorata.
- Ruderi del Castello Sanseverino (XIV secolo): Un tempo fortezza difensiva, oggi restano le mura perimetrali e una piccola cappella dedicata alla Vergine Gloriosa.
- Antiquarium: Museo che raccoglie i reperti rinvenuti negli scavi archeologici.
- Monastero di San Mercurio (IX-X secolo): Un’antica struttura monastica situata in un’area panoramica.
- Ruderi della Chiesa di Santa Maria La Greca (VIII secolo): Uno dei luoghi di culto più antichi della zona.
- Chiesa di San Nicola di Bari (Rinascimento): Splendido esempio di architettura sacra rinascimentale.
Storia di Roccagloriosa
Le prime tracce di presenza umana nel territorio di Roccagloriosa risalgono alla Preistoria, con evidenze di insediamenti già nella Media Età del Bronzo, epoca in cui l’area era abitata da Enotri, Morgeti e Osci.
Le origini di Roccagloriosa sono oggetto di dibattito tra gli studiosi. Alcune fonti sostengono che il borgo derivi dall’antica Orbitania, una città fondata tra il IV e il V secolo a.C. dai Sibariti sopravvissuti alla distruzione della loro città da parte di Crotone. Questa città si sarebbe alleata con i Cartaginesi durante le Guerre Puniche e successivamente sarebbe stata distrutta dai Romani.
Altre fonti, invece, identificano l’insediamento più importante della zona con Fistelia, un centro lucano sviluppatosi nel V-IV secolo a.C. e noto per la sua ricchezza e i rapporti commerciali con le altre città del Mediterraneo. Secondo questa versione, i resti archeologici rinvenuti a Roccagloriosa apparterrebbero principalmente a questa città lucana.
Non è chiaro se Fistelia e Orbitania si siano fuse in un unico insediamento o abbiano convissuto come entità distinte ma amministrativamente collegate. Alcuni studiosi ipotizzano che le due città abbiano coesistito fino alla dominazione romana, quando il territorio venne progressivamente riorganizzato.
Nel tardo Impero Romano, il generale Stilicone stabilì un accampamento militare nell’area, e nel 412 d.C. gruppi di Bulgari e Stilitani si insediarono nella zona, costruendo il Castello sulla cima del monte, da cui deriva il nome attuale di Roccagloriosa. Nei secoli successivi, il borgo subì numerose distruzioni:
537 d.C.: Attacco del generale bizantino Belisario durante la guerra contro gli Ostrogoti.
1512: Saccheggio del pirata ottomano Dragut Bassa.
1806: Devastazione da parte delle truppe francesi del generale Masséna.
Gli Scavi Archeologici e il Museo
Uno dei tesori più importanti di Roccagloriosa è il suo patrimonio archeologico, testimone della presenza della civiltà lucana nel Cilento. Gli scavi di Fistelia, risalenti al V secolo a.C., hanno portato alla luce un complesso abitativo di grande rilevanza storica, con strutture che riflettono l’organizzazione sociale e politica dell’epoca. Tra i ritrovamenti più significativi vi sono gioielli d’alta oreficeria, vasi di bronzo etrusco-campani, ceramiche a figure rosse e un’edicola votiva. Resti di ville d’età imperiale dimostrano l’importanza agricola della zona fino al III secolo d.C.
L’Antiquarium di Roccagloriosa, situato nel centro del borgo, custodisce una selezione di questi reperti, offrendo un’esperienza immersiva tra arte, cultura e storia antica. Il museo permette di comprendere il ruolo strategico e commerciale che Roccagloriosa ricoprì nei secoli, mostrando oggetti quotidiani e manufatti di pregio che raccontano la vita dell’antica comunità lucana.





















