Rofrano
Suggestivo borgo situato nell’alta valle del Mingardo a poca distanza dal monte Cervati, lungo un poggio che declina dolcemente verso il fiume Faraone.
Il comprensorio ben si presta per svolgere brevi passeggiate o trekking specialistici. Di assoluto interesse è la millenaria via sacra che porta alla vetta del Monte Sacro, sicuramente la più importante dell’intero Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, utilizzata nell’ultimo millennio dalle carovane dei pellegrini provenienti dalla Basilicata e della Calabria.
Proprio la sua felice ubicazione, baricentrica rispetto alla costa cilentana e dalla catena montuosa dell’interno, ha permesso a questo piccolo, ma intraprendente paese, di proporsi come sosta turistica ideale del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano.
Il nucleo storico di Rofrano conserva l’assetto urbanistico originario della rete di vie e scale che creano un sistema complesso di collegamenti che distribuiscono gli edifici ai vari livelli.
Da visitare il Santuario di Grottaferrata, che ospita un pregevole Crocifisso ligneo rinascimentale ed un’antichissima statua raffigurante la Madonna con bambino, iconograficamente affina a quella della dea pestana Hera Argiva (come lei, infatti, reca nella mano un melograno). Dell’antico convento, cancellato da altre costruzioni nel corso del tempo, rimangono soltanto i resti della cinta muraria, il chiostro e gli orti. Ha pianta ottagonale e ben dieci altari.
Da non perdere la Festività della Santa Patrona Madonna di Grottaferrata l’8 settembre.
Cosa Vedere...
- Chiesa di San Nicola di Mira, che presenta una pianta a tre navate con uno sviluppo longitudinale leggermente accentuato, un abside rettangolare orientato canonicamente verso oriente che ospita un pregevole coro in legno (1739)
Chiesa di Sant’Anna
Chiesa di Santa Maria dei Martiri
Grava di Vesalo, imponente condotto ipogeo in cui spariscono le acque del Torrente Milenzio dopo un salto nel vuoto di circa 100 mt
Affondatore di Vallivona, pozzo carsico che si apre all’interno di una valle di deposito glaciale
Cascata dello Scanno del Fuoco
Santuario di Grottaferrata, che ospita un pregevole Crocifisso ligneo rinascimentale ed un’antichissima statua raffigurante la Madonna con bambino, iconograficamente affina a quella della dea pestana Hera Argiva (come lei, infatti, reca nella mano un melograno). Dell’antico convento, cancellato da altre costruzioni nel corso del tempo, rimangono soltanto i resti della cinta muraria, il chiostro e gli orti. Ha pianta ottagonale e ben dieci altari
Chiesa di San Giovanni Battista, a forma irregolare, contiene cinque altari, con quello maggiore in Marmo ed un coro in legno di noce
Storia...
L’origine del nome Rofrano accenna ad una derivazione “da un altro luogo” ed, in effetti, il riscontro potrebbe essere trovato nell’antica Rufra o Rofrio, ricordata da scrittori del passato come Virgilio nell’Eneide.
L’origine dell’odierno abitato si può verosimilmente collocare intorno all’anno Mille con derivazione basiliana. Nell’insediamento basiliano di Rofrano, l’elemento nodale della composizione, come spesso accadeva, era la basilica collocata alla sommità di un poggio alle falde del quale si è sviluppato il centro abitato. In epoca medievale l’abitato fu cinto da possenti mura entro le quali si accedeva attraverso tre porte: Porta Sant’Antuono, munita di una torre cilindrica di guardia, Porta Vallone e del Leccio.
Proprio sulla Porta Sant’Antuono esiste una lapide che ricorda gli ufficiali partiti da Rofrano per la seconda crociata. In segno di ringraziamento il Papa Ruggero II, nel 1131, concesse il feudo di Rofrano alla comunità di monaci basiliani.
Il paese, dal 1275, ebbe il nome di Castrum cioè luogo fortificato.