Cosa Vedere...

  • Parco Palustro: Un’area naturalistica perfetta per passeggiate e escursioni, con sentieri immersi nel verde e una ricca biodiversità che attira anche gli amanti del birdwatching.

  • Coste dei Santi: Una zona panoramica con viste spettacolari sulla valle del fiume Alento, ideale per escursioni a piedi o in bicicletta.

  • Chiesa di San Michele Arcangelo: Costruita nel XV secolo, questa chiesa a tre navate custodisce preziose opere d’arte sacra, tra cui statue seicentesche e una tela raffigurante Santa Lucia.

  • Cappelletta di Santa Maria dell’Arco: Una piccola chiesa immersa nella storia, simbolo della forte devozione religiosa degli abitanti del borgo.

  • Palazzo Lombardi: Un edificio storico che racconta il passato aristocratico di Rutino e conserva elementi architettonici di pregio.

  • Cappelletta di San Giuseppe (1731): Nota per il suo elegante tronetto in stile barocco, è un luogo di culto molto caro alla comunità locale.

  • La Colombaia: Una residenza in stile liberty appartenente alla famiglia Cuoco, che spicca per la sua architettura raffinata e i dettagli decorativi tipici dell’epoca.

Storia di Rutino

Rutino vanta una storia millenaria, risalente all’epoca medievale. Inizialmente parte del gastaldato di Lucania, nel 1034 entrò a far parte del distretto di Capaccio. Nel XI secolo, le terre di Rutino furono assegnate ai Sanseverino, una delle più influenti famiglie feudali del sud Italia. Tuttavia, il loro dominio terminò nel 1246, in seguito alla congiura di Capaccio.

Successivamente, Rutino seguì le vicende della Baronia del Cilento. Dopo la congiura dei Baroni nel 1485, re Federico d’Aragona concesse il feudo a Sigismondo di Sangro, feudatario di Acquavella. Nel 1661 il borgo passò alla famiglia Garofalo, che ottenne nel 1684 il titolo di marchesi e successivamente di duchi di Rutino. I Garofalo rimasero signori di queste terre sino all’abolizione della feudalità nel XIX secolo.

 


 

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