Sacco

Situato alle falde del Monte Motola, nei pressi della spettacolare Gola del Sammaro, Sacco conserva una bellezza naturale intatta, con paesaggi suggestivi e un ricco patrimonio storico. Il borgo è noto per il centro abbandonato di Sacco Vecchia, un sito monumentale di grande interesse, dove è ancora possibile ammirare i resti del castello medievale e dell’antico abitato.
Percorrendo il fiume Sammaro, affluente del Calore, si raggiunge il vecchio mulino di Sacco e l’imponente inghiottitoio ad imbuto, un capolavoro di ingegneria costruito dagli scalpellini locali.

Attività Outdoor e Turismo Esperienziale

Sacco è un paradiso per gli amanti della natura e delle attività all’aria aperta:

  • Escursioni nella Gola del Sammaro, uno dei canyon più spettacolari del Cilento.
  • Trekking sul Monte Motola, con panorami mozzafiato sulla Valle del Calore.
  • Visita all’Inghiottitoio del Sammaro, una meraviglia geologica unica.
  • Canoa e rafting sul fiume Calore, per gli amanti dell’avventura.
  • Speleologia nella Grotta Grande di Sacco, esplorando i segreti sotterranei del borgo.

Tradizioni e Cultura

  • Festa della Madonna degli Angeli (2 agosto) – Celebra la protezione della Vergine durante la peste del 1656 con messe solenni e processioni.
  • Escursioni e pellegrinaggi sul Monte Motola – Un’esperienza immersiva nella natura tra boschi e antichi sentieri.

Cosa Vedere a Sacco

  • Chiesa di San Silvestro Papa (XVII sec.) – Un esempio di architettura barocca, con tre statue in terracotta raffiguranti San Silvestro, Cristo flagellato e San Nicola.
  • Chiesa di Sant’Antonio – Caratterizzata da una croce del 1601 e un campanile medievale a torre risalente all’XI secolo.
  • Chiesa di Sacco Vecchia – Nei pressi dell’antico insediamento si trovano reperti ceramici e laterizi che suggeriscono la presenza di un insediamento già tra il IV e il III secolo a.C..
  • Museo dell’Arte Artigiana Originale e della Storia – Fondato dall’ebanista Francesco Coccaro, raccoglie opere in legno intagliato che narrano la storia umana, dalla mitologia alle scoperte scientifiche.
  • Grotta Grande di Sacco o Grotta di Jacopo – Un sito archeologico che conserva tracce di un’antica comunità pastorale dell’Età del Bronzo.

Storia di Sacco

Le origini di Sacco risalgono probabilmente all’VIII secolo, fondato dagli abitanti di Casal Vecchio, sede dei duchi di Benevento. Il toponimo potrebbe derivare dalla posizione inaccessibile del castello (dal latino saccus, “via senza uscita”) o da “Saccia”, moglie di un duca sannita.

Nel VII secolo, una comunità di monaci greci si stabilì attorno alla chiesa di San Nicola, chiamata “Zatalampe” (dal greco “cerco la luce”). Nel X secolo, i Longobardi eressero un castello strategico per controllare il passaggio tra la Valle del Calore e il Vallo di Diano. Sacco divenne poi un presidio normanno e successivamente un feudo angioino.

Il borgo subì un forte spopolamento nel XIV secolo a causa delle distruzioni operate dagli Aragonesi nella Guerra del Vespro (1282-1302). Il progressivo abbandono di Sacco Vecchia portò alla nascita dell’attuale centro abitato, menzionato per la prima volta nel 1269.

Nel 1656, Sacco fu colpito dalla peste, che decimò la popolazione: su 187 famiglie, ne sopravvissero solo 57. In ricordo di quel tragico evento, ogni 2 agosto si celebra la Festa della Madonna degli Angeli.

Come Arrivare a Sacco

Sacco è raggiungibile:

In auto: tramite la SS166 degli Alburni, con uscite a Laurino o Sant’Angelo a Fasanella.

In treno: la stazione più vicina è Vallo della Lucania-Castelnuovo, con autobus locali per il borgo.

Esplora Sacco, un angolo di Cilento dove storia, tradizioni e natura si intrecciano armoniosamente in un’esperienza unica!

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