Situato tra le vette della Spina dell’Ausino e del Cucuzzo delle Puglie, San Rufo è un borgo incastonato in un paesaggio suggestivo. Il passo della Sentinella, che collega il Vallo di Diano alla Valle del Calore Salernitano, ha da sempre reso questa terra un crocevia naturale tra le civiltà . Circondato da colline ricoperte da vigneti e uliveti, San Rufo offre un panorama mozzafiato che si apre sulla piana del Tanagro.
San Rufo è anche un importante centro sportivo, ospitando il Centro Sportivo Meridionale, una delle strutture polifunzionali più grandi e attrezzate del Mezzogiorno, che richiama atleti e appassionati da tutta la regione.
San Rufo Oggi
Oggi, San Rufo è una località che unisce storia e modernità . Pur mantenendo intatte le sue radici culturali, il paese ha saputo svilupparsi in settori come il turismo rurale, l’enogastronomia e lo sport. L’ambiente naturale circostante offre numerose opportunità per escursioni, trekking e attività all’aria aperta, rendendo San Rufo una meta perfetta per gli amanti della natura e della tranquillità .
Grazie alla sua posizione strategica nel Vallo di Diano, San Rufo rappresenta un punto di partenza ideale per esplorare il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e scoprire le bellezze di questa terra ricca di storia, tradizioni e paesaggi mozzafiato.
Tradizioni e Cultura
San Rufo è un paese legato alle sue tradizioni, con eventi che si tramandano da generazioni:
- Festività della Madonna della Tempa (settembre) – Celebre per la processione dei Cinti di cera, artisticamente decorati e portati in corteo.
- Festa della Castagna (ottobre) – Un’occasione per degustare i prodotti tipici del territorio.
- Estate a San Rufo – Un programma di eventi culturali, spettacoli e serate enogastronomiche che animano il borgo nei mesi estivi.
Cosa Vedere a San Rufo
- Chiesa di Santa Maria Maggiore (o dell’Assunta) – Uno dei principali edifici di culto del paese, con un’architettura di grande interesse.
- Chiesa di Sant’Antonio – Conserva antichi arredi sacri e rappresenta un simbolo della devozione locale.
- Chiesa di San Michele Arcangelo – Situata in posizione panoramica, questa chiesa è un punto di riferimento per la comunità .
- Cappella di San Rocco – Piccola ma affascinante, custodisce un forte legame con la tradizione religiosa locale.
- Cappella della Madonna della Tempa – Ogni anno ospita una delle celebrazioni più sentite del paese.
- Palazzo Baronale – Testimonianza del passato nobiliare di San Rufo, con elementi architettonici di pregio.
- Edicole votive di San Giuseppe – Piccole opere d’arte sacra disseminate nel centro storico.
- Località Calvanello – Resti del castello medievale distrutto nel XV secolo, che offrono uno scorcio affascinante sulla storia del borgo.
San Rufo è anche un luogo di grande interesse archeologico. Nella frazione Campanella, sono stati rinvenuti reperti romani, tra cui iscrizioni sepolcrali e un antico monumento funerario. Il territorio è inoltre ricco di grotte naturali, che si suppone abbiano offerto rifugio già in epoca preistorica.
Storia di San Rufo
Le origini di San Rufo sono avvolte nel mistero. Alcuni studiosi fanno risalire la fondazione del paese al XIII secolo, attribuendola a Gubello Pellegrino, che lo edificò in onore di San Rufo III, vescovo di Capua. Altri ritengono che il borgo si sia formato alla fine del primo millennio grazie a contadini e pastori provenienti da Teggiano, in cerca di nuove terre.
Nel corso dei secoli, San Rufo fu governato da potenti famiglie feudali: inizialmente sotto il dominio dei Pellegrino, passò poi ai Rinaldi e ai Laviano. Nel XVII secolo, il paese divenne noto per la produzione di organi musicali, che furono esportati in tutta Italia.
Uno dei personaggi più illustri di San Rufo è Paolo Eterni, storico del XVII secolo, autore di una delle prime descrizioni dettagliate del Vallo di Diano.