Serramezzana
I primi casali sorsero nel 1073, ma solo nel 1254 presero il nome attuale.
Tra i beni architettonici ricordiamo Palazzo Materazzi ed il centro storico della frazione Capograssi con la chiesa di San Nicola ed il suo bellissimo cimitero bizantino.
La flora del luogo è caratterizzata soprattutto dai boschi di lecci.
Le feste più significative sono quelle dedicate a San Filippo a maggio ed alla Madonna SS. del Rosario in agosto.
Cosa Vedere...
- Palazzo Materazzi. Proprietà privata, ma visitabile su richiesta; il palazzo fu costruito nel 1694 ed attualmente è in buono stato di conservazione
Chiesa cimiteriale di San Nicola. Edificata nel 1072, con affreschi del XVI sec.
Mulino ad acqua di San Nicola, in località Capograssi
Selva, con 60 ettari di bosco, prevalentemente di leccio, in buono stato vegetativo
Storia...
Il toponimo è composto dal latino medievale “serra” (montis), dorsale montana o collinare e dall’aggettivo latino “medianus” “di mezzo” centrale (medium), che, nel Medioevo, assunse il preciso significato di “difesa per il pascolo degli animali”.
I primi casali sorsero nel 1073, ma solo nel 1254 presero il nome di Serramezzana ed il suo decisivo incremento si ebbe nel 1410, quando passò alla Baronia del Cilento e fu concessa dai Sanseverino all’antica famiglia Capograsso.
La prima notizia del borgo di Capograssi è del 1113 e del feudo facevano parte Serramezzana e Castagneta. Tale feudo, durante il periodo normanno, fu un esempio di organizzazione, fondato su precisi jussi (diritti) ed ampi usi civici, soprattutto per quel che riguardava l’uso dei mulini e dei grossi tini di pietra per la pigiatura dell’uva.
Nel 1574 il feudo passò a Nardo Luca Frezza e da lui alla famiglia Piccolonimi; dopo innumerevoli passaggi di proprietà Serramezzana fu acquistata dalla famiglia Caracciolo e, nel 1694, per 1550 ducati, passò alla famiglia Materazzi, che lo tenne fino all’eversione della feudalità (1806).