Situato nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Stella Cilento conserva un fascino arcaico con il suo assetto preindustriale e le antiche frazioni di San Giovanni, Amalafede, Guarrazzano e Droro. Immerso tra colline verdeggianti e antichi percorsi rurali, il borgo è una destinazione ideale per chi cerca un’esperienza autentica e lontana dal turismo di massa.
Le prime testimonianze del paese risalgono al XIII secolo, ma il toponimo “Stella” è documentato già nel 1038 e originariamente indicava un vallone della zona. Il borgo è noto per il suo legame con la storia del Monte Stella, montagna sacra del Cilento, sulla cui vetta si trovano ancora resti della residenza del Guastaldo.
Ogni anno, Stella Cilento ospita eventi di grande richiamo come il Concorso di San Giovanni, dedicato a talenti emergenti nel campo musicale, e il Memorial Vassalluzzo, una gara ciclistica di rilevanza regionale che richiama appassionati da tutta la Campania.
Stella Cilento e il Parco Nazionale del Cilento
Immerso in un paesaggio collinare dominato da uliveti secolari e boschi di querce, Stella Cilento è un perfetto punto di partenza per esplorare le meraviglie del Parco Nazionale del Cilento. Numerosi sentieri conducono a scorci panoramici mozzafiato e permettono di scoprire la flora e la fauna locali.
Grazie alla sua posizione centrale, il borgo consente di raggiungere facilmente le principali località turistiche e culturali del Cilento, come Paestum, Velia, Acciaroli e Castellabate.
Cosa Vedere a Stella Cilento
Il borgo offre un suggestivo itinerario tra chiese, palazzi storici e natura incontaminata:
- Palazzo Ventimiglia – Luongo: un’antica residenza signorile, oggi in parte diroccata, che un tempo dominava la piazza lastricata del borgo.
- Palazzo Vassallo: edificio storico con un imponente portale in pietra e torri di piccole dimensioni. Per la sua posizione strategica, è conosciuto come il “Castello” di Stella Cilento.
- Chiesa di San Nicola di Bari: importante luogo di culto che conserva pregevoli opere d’arte sacra.
- Cappella di Sant’Antonio e Cappella di San Rocco: due piccole ma affascinanti cappelle immerse nel verde cilentano.
- Chiesa dei Santi Pietro e Paolo: un’antica chiesa che testimonia la profonda tradizione religiosa del borgo.
- Chiesa di San Giovanni Battista, Chiesa di Santa Maria Maddalena e Chiesa di Sant’Antonio da Padova: ciascuna con il proprio patrimonio storico e artistico, rappresentano punti di riferimento per la comunità locale.
Storia di Stella Cilento
Il borgo, un tempo chiamato Porcili, compare per la prima volta nei documenti nel 1187. Il nome derivava dal greco “pro kyrios“, ovvero “davanti al signore”, in riferimento alla residenza del Guastaldo situata sul Monte Stella. Fino al 1871, il paese mantenne questa denominazione, per poi adottare il nome attuale.
Stella Cilento appartenne alla Baronia del Cilento, passando sotto il controllo dei Sanseverino e successivamente della famiglia Capano. Nel 1617, il feudo fu venduto a Lutio Materazzi e successivamente, nel 1783, acquistato da Antonio Cesare Ventimiglia.
Le quattro frazioni che compongono il comune hanno origini antiche e caratteristiche uniche:
San Giovanni: nata intorno al 1225, fu fondata dagli abitanti del Monte Cilento che cercavano rifugio in una posizione più sicura. Il nome potrebbe derivare dalla devozione al Santo portata dai coloni.
Amalafede: conosciuta in passato come “Bonafida”, si sviluppò a seguito della peste del 1348, che spinse gli abitanti delle zone circostanti a trasferirsi in un’area più salubre.
Guarrazzano: originariamente un castello longobardo, conserva nel nome l’etimologia del termine longobardo “waldo”, che significa “selva”. Attorno alla fortezza si sviluppò il primo insediamento abitativo.
Droro: storicamente conosciuto per la produzione artigianale, il borgo era rinomato negli anni ’50 per la lavorazione di ceste e utensili in legno. Ancora oggi, alcuni artigiani mantengono viva questa tradizione.