Cosa Vedere...

  • Ruderi di mulini ed antiche ferriere, ricoperti da fitta vegetazione, che un tempo sfruttavano le impetuose acque del Bussentino
  • Porta Suctana, principale via d’accesso e Porta Suprana
  • Chiesa dell’Immacolata Concezione
  • Chiesa del Purgatorio
  • Chiesa di Santa Maria Assunta, che conserva la cappellina settecentesca con le reliquie di San Felice Martire. Alla chiesa appartiene la splendida croce professionale in argento sbalzato (oggi al Museo Diocesano di Policastro Bussentino)
  • Resti absidali della Chiesa bizantina
  • Ruderi di Palazzo Marchesale appartenuto ai Carafa, con bel portale in pietra ed ampio androne a botte. Nel cortile è collocata la vasca del pozzo
  • Cappella di Santa Maria dei Martiri, con la statua della Vergine del Melograno, scultura “murata”, ossia accolta in un vano absidato con affreschi coevi, raffiguranti il Cristo Pantokrator, assiso sulla mandorla retta da due angeli ed una teoria di Santi
  • Cappella di San Vito
  • Cappella del Cimitero
  • Sorgente Battaglia con fontana
  • Sorgente e cascata Capello
  • Rio Casaletto
  • Grotta di Mariolomeo.

Storia...

Di origine medioevale, i monaci basiliani influirono molto sullo sviluppo del borgo. Nel 1021 divenne feudo del Principato di Salerno, per poi passare ai Sanseverino, ai Caracciolo, agli Spinelli ed ai Carafa, ultima famiglia prima della legge del 1806 che aboliva la feudalità.

testi: Stefania Maffeo

 

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