Trentinara
Il Comune sorge presso l’unico valico che anticamente collegava Paestum al Cilento interno, appoggiata sul ripiano roccioso della rupe Cantenna. Trentinara affascina il visitatore per la sua ubicazione ed è l’emblema locale dell’antico rapporto di armonia tra l’uomo e la natura. E’ considerata la più bella terrazza sul Cilento. Nel punto più alto del centro storico, la piazzetta panoramica di Trentinara offre spettacolari visioni circolari. Il Monte Vesole, dalla cui cima si gode un altro magnifico panorama, è un luogo ideale per escursionisti e amanti del trekking ed è raggiungibile con un sentiero. Lungo la strada che vi conduce si incontrano, proprio all’altezza della deviazione per giungere alla vetta, le nevere, i caratteristici pozzi per la raccolta della neve. Dal Vesole nasce il fiume Solofrone, sul cui corso sono ancora visibili i resti di antichi mulini ad acqua. Il fiume precipita dopo pochi chilometri nelle gole del Tremonti, luogo della battaglia decisiva tra Spartaco e Licinio Crasso, formando una magnifica cascata.
Salendo per gli antichi vicoli ci si può perdere nell’intricato dedalo di viuzze e stradine, ammirando i portali in pietra, i cortili, le gallerie fino a raggiungere lo strapiombo della roccia sulla quale sorge il paese. Tipica è la Tarantella di Trentinara, con accompagnamento di organetto. Simile a quella, più famosa ed elaborata, di Sorrento, si differenzia da essa per l’originalità della scenografia e la ricchezza delle figure. Particolarmente belli i costumi delle donne: gonna nera pieghettata con “mantosino” (grembiule) bianco, corpetto nero pieghettato e ricamato e caratteristico copricapo di lino bianchissimo.
Cosa Vedere...
- Chiesa dell’Assunta, con interessante campanile
Chiesa del Rosario, a navata unica con cappelle perimetrali e abside rettangolare sormontato da una cupola affrescata; bellissima la copertura in legno fatta di tavole accostate e riccamente dipinte con motivi floreali che incorniciano altri tre dipinti istoriati di pregevole fattura. Di antica fondazione, è arricchita con alcune tele tra cui un a pala d’altare della scuola di Francesco Solimena
Chiesa di San Nicola dell’XI sec. Con la sua architettura è una originale testimonianza dell’influenza dei monaci basiliani nella zona
Santuario della Madonna di Loreto, del XIII sec., che ricorda l’architettura tipica dei cenobi dei monaci basiliani, con il campanile a cupola moresca e la stanza di un eremita (custode della chiesa). Le belle pitture del soffitto vengono attribuite a Fratel Angelo, ultimo eremita e custode della chiesa. Diffusa è la leggenda di apparizioni mariane nei pressi del santuario
Mulini e Cascata del Solofrone
Grava di Germanito, nel bosco Difesa Soprano, ricca di lecci e querce. È un lungo percorso sotterraneo del torrente Salso, inghiottito dalla roccia fino ad 80 mt di profondità
Nevere, caratteristici pozzi per accumulare la neve durante i mesi invernali ed usarla in quelli estivi; ora sono aree attrezzate
Storia...
Il toponimo alluderebbe a misure terriere o, secondo la tradizione locale, ai soldati anticamente a guardia dell’acquedotto romano che raggiungeva Paestum: trenta di numero o pagati trenta denari. Si ritiene che l’attuale paese sia stato fondato dai profughi di Paestum all’epoca delle invasioni saracene (sec. IX).
Nel sec. XI la sua posizione strategica ne faceva un importante presidio militare sulla strada tra il Cilento interno ed il mare. Trentinara fu un marchesato.
Nel 1943 il paese rischiò di essere distrutto a causa di una postazione militare tedesca installata nella piazzetta panoramica che gli Alleati faticavano ad espugnare.