Valle dell’Angelo

Valle dell’Angelo: Il Cuore Nascosto del Cilento.
Situato a oltre 600 metri di altitudine, Valle dell’Angelo è il borgo più piccolo del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, un autentico gioiello immerso in un paesaggio collinare e montano che incanta per la sua tranquillità e bellezza naturale. Circondato dal Monte Ausinito a sud e affacciato sulla Valle del Calore, questo piccolo paese offre un’atmosfera unica, fatta di tradizioni antiche e di una vita a stretto contatto con la natura.
Scendendo dal centro abitato verso il fiume Calore, si può godere di uno spettacolo mozzafiato: una vallata incontaminata attraversata da corsi d’acqua limpidi, un rifugio perfetto per chi desidera staccare dalla frenesia della vita quotidiana e immergersi in un ambiente rilassante e autentico.

Un Centro Storico di Rara Bellezza

Il centro storico di Valle dell’Angelo è un piccolo scrigno di meraviglie architettoniche: vicoli stretti e tortuosi, portali in pietra calcarea lavorata a mano e piccole scalinate che conferiscono al paese un fascino fuori dal tempo. Questo patrimonio architettonico è stato apprezzato anche dalla Facoltà di Architettura dell’Università Federico II di Napoli, che ha riconosciuto il valore urbanistico del borgo.

Tra le sue curiosità, Valle dell’Angelo ospita una delle vie più strette d’Italia, la suggestiva Via Flavio Gioia, una tappa imperdibile per i visitatori.

Il Borgo Rurale di Pruno: Un Museo della Civiltà Contadina

A pochi chilometri da Valle dell’Angelo, sorge Pruno, un minuscolo borgo rurale situato tra 600 e 800 metri di altitudine. Qui vive una piccola comunità che ha scelto volontariamente un’esistenza semplice e autentica, dedicata all’agricoltura e all’allevamento, in un modello di vita solidale ormai scomparso altrove.

Pruno è considerato un patrimonio culturale unico al mondo, rappresentando l’ultimo esempio di comunità rurali autosufficienti in Europa. Isolato per gran parte dell’anno a causa di strade impraticabili d’inverno, Pruno è un vero e proprio museo vivente della civiltà contadina, dove il tempo sembra essersi fermato.

Valle dell’Angelo: La Città dei Bambini

Nel corso della Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo, Valle dell’Angelo è stata ufficialmente riconosciuta come “Città dei Bambini”, grazie alla sua dimensione umana e al suo ambiente sicuro e incontaminato, ideale per la crescita dei più piccoli.

Cosa Vedere a Valle dell’Angelo

  • Chiesa di San Barbato – Di origine longobarda, presenta un pregevole portale in pietra scolpita e un imponente altare maggiore.
  • Chiesa di Santa Barbara – Risalente al XVIII secolo, con un elegante campanile e un portale in pietra lavorata.
  • Cappella di San Sebastiano – Custodisce le statue di San Rocco e Sant’Elia.
  • Grotta dell’Angelo – Situata sul Monte Ausinito, è un sito sacro legato al culto longobardo dell’Arcangelo Michele. All’interno si trova una statua dell’Arcangelo con uno scudo inciso con la scritta “Quis ut Deus?” (Chi è come Dio?).
  • Gole del Festolaro – Un’area naturale di grande fascino, perfetta per escursioni e fotografia.
  • Boschi Medicale e Mercuri – Itinerari immersi nella natura per amanti del trekking e della biodiversità.

Storia di Valle dell’Angelo

Le origini di Valle dell’Angelo risalgono all’VIII-IX secolo, quando il borgo fu fondato dai monaci basiliani italo-greci in fuga dalla persecuzione iconoclasta degli imperatori bizantini. Il primo insediamento sorse come casale di Laurino, noto nelle fonti storiche come “Laurino Le Chiaine Soprano” o “Laurino Soprano”. Secondo alcuni storici, il borgo nacque inizialmente come luogo di riparo per la transumanza, come suggeriscono i toponimi locali “Zaccaro” e “Porcile”.

I monaci basiliani ebbero un ruolo fondamentale nel risanamento agricolo della zona dopo le devastazioni della Guerra Greco-Gotica (VI secolo). Promossero la coltivazione della vite, dell’ulivo e delle leguminose, convertendo boschi secolari in fertili campi. La loro influenza è evidente ancora oggi nel dialetto locale e nella denominazione degli abitanti di Valle dell’Angelo, chiamati “li Piroti”.

Nel 1363, il borgo passò sotto la giurisdizione della Badia di Cava, subendo alterne vicende feudali fino all’acquisto da parte di Roberto Sanseverino, Principe di Salerno. Durante la Rivoluzione Napoletana del 1799, anche Valle dell’Angelo innalzò l’Albero della Libertà, ma l’entusiasmo per i nuovi ideali si spense rapidamente quando la situazione degenerò in atti di violenza e anarchia.

Nel corso del XIX secolo, il borgo fu coinvolto nelle rivolte per la questione demaniale, con contadini e braccianti che si opposero ai grandi proprietari terrieri per ottenere l’assegnazione delle terre. Valle dell’Angelo fu anche un centro di attività cospirative contro i Borboni, con la partecipazione di cittadini locali come Antonio Pisciottano, Andrea Mastrandrea e Barbato Andreoli alle insurrezioni cilentane del 1828 e 1848. Tuttavia, grazie alla forte presenza della Guardia Nazionale, il fenomeno del brigantaggio rimase limitato rispetto ad altri borghi della regione.

Il borgo ha affrontato diverse calamità naturali nel corso dei secoli. La peste del 1656 dimezzò la popolazione, mentre nel 1818 un’alluvione devastò il paese, causando gravi danni alle abitazioni e alle infrastrutture. Nel 1764, una grave carestia colpì Valle dell’Angelo, portando a una crisi alimentare che aggravò ulteriormente le condizioni della popolazione. Episodi di morbillo (XIX secolo) e di colera (1911) segnarono duramente la vita della comunità.

Oggi, Valle dell’Angelo è un borgo che ha saputo preservare la sua storia e le sue tradizioni, trasformandosi in una meta turistica affascinante per chi cerca autenticità e contatto con la natura.

Attività Outdoor e Turismo Esperienziale

Valle dell’Angelo è una destinazione perfetta per chi ama la natura e le attività all’aria aperta:

  • Trekking sui sentieri del Monte Ausinito, con viste panoramiche sulla Valle del Calore.
  • Escursioni nelle Gole del Festolaro, tra formazioni rocciose e corsi d’acqua cristallini.
  • Visita a Pruno, per scoprire lo stile di vita contadino di un tempo.
  • Fotografia naturalistica, grazie ai paesaggi incontaminati e alla ricca fauna selvatica.

Come Arrivare a Valle dell’Angelo

Valle dell’Angelo è facilmente raggiungibile:

In auto: tramite la SS166 degli Alburni, con uscite consigliate a Laurino o Piaggine.

In treno: la stazione ferroviaria più vicina è Vallo della Lucania-Castelnuovo, da cui si può proseguire in autobus o taxi.

Scopri Valle dell’Angelo, un borgo dove il tempo si è fermato e la natura regna sovrana!

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