Vallo della Lucania

Situato alle falde del Monte Gelbison, Vallo della Lucania è il principale centro commerciale, culturale e amministrativo del Cilento. La città è il fulcro economico e istituzionale del territorio, sede di servizi essenziali, scuole, ospedali e uffici pubblici che ne fanno un punto di riferimento imprescindibile per i comuni limitrofi. Grazie alla sua posizione strategica e alla presenza di importanti infrastrutture, Vallo della Lucania funge da polo dinamico per l’intero Cilento, combinando la modernità dei servizi con un patrimonio storico e artistico di grande rilievo.
Il suo sviluppo affonda le radici in una storia antica, che si riflette nei suoi edifici storici, nei luoghi di culto e nelle istituzioni culturali. Inoltre, la città ospita numerosi eventi culturali e fiere, rendendola un centro di aggregazione per chi desidera scoprire le tradizioni e la vivacità del Cilento contemporaneo.

Tradizioni e Cultura

Vallo della Lucania è un centro ricco di tradizioni religiose e culturali. La celebrazione più sentita è la Festa di San Pantaleone, patrono della città, che si svolge ogni anno il 27 luglio. Durante l’evento, si tiene una solenne processione che attraversa le vie cittadine, accompagnata da spettacoli pirotecnici e manifestazioni folkloristiche che coinvolgono tutta la comunità.

Essendo il centro più importante del Cilento e sede del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, la città ospita numerose manifestazioni durante l’anno, tra cui eventi culturali, mercati storici e rassegne artistiche. La sua posizione strategica e il ruolo amministrativo centrale fanno sì che Vallo della Lucania sia un punto di riferimento per l’organizzazione di fiere, incontri culturali e iniziative di rilievo regionale.

Cosa Vedere a Vallo della Lucania

  • Cattedrale di San Pantaleone – simbolo religioso della città, con affreschi e opere d’arte di grande valore storico.
  • Museo Diocesano – ospita una straordinaria collezione di statue lignee, dipinti e oggetti sacri provenienti da tutta la regione cilentana.
  • Pinacoteca – conserva opere di artisti del XV e XVI secolo, tra cui Cristoforo Faffeo e Marco Pino da Siena.
  • Chiesa di Santa Maria delle Grazie – custodisce un polittico attribuito ad Andrea da Salerno.
  • Fontana dei Quattro Leoni – uno dei punti più caratteristici della città, luogo di incontro e di storia.
  • Piazza Vittorio Emanuele – cuore pulsante della città, con il suo porticato in colonne di pietra.
  • Convento dei Padri Cappuccini – situato in un’area panoramica, rappresenta un luogo di spiritualità e pace.
  • Necropoli di Chiusa delle Grotte – antichi resti archeologici che testimoniano la presenza di insediamenti preistorici.

Storia di Vallo della Lucania

L’antico nome Castrum Cornutum gli fu dato dai suoi fondatori, i Cornuti, popolazione originaria dell’Illiria, dove era la città di Cornuto. Da un manoscritto del secolo XVIII si evince che i due casali di Cornuti e Spio erano sorti al tempo di Annibale.

Il casale, fino al XVI sec., fu di modeste dimensioni ed infatti la popolazione contava appena trecento unità; verso la fine del 1400, passato sotto il dominio della Santa Casa dell’Annunziata di Napoli, godette di maggiore libertà ed iniziò a svilupparsi. Nel 1656 il casale fu flagellato dalla carestia, ma la popolazione seppe riprendersi ed infatti, alla fine del 1600, gli abitanti erano 1732. Nel XVIII sec. il paese cambiò nome in Vallo di Novi e fu proprio in quell’epoca che raggiunse il massimo della prosperità e ricchezza grazie all’industria della seta e dalla concia del cuoio. Infatti dalle Calcinaie di Vallo, nel 1700, uscivano oltre diecimila pezzi di suola all’anno, che gli stessi abitanti vendevano nei mercati del Regno, in Basilicata, in Calabria e nelle Puglie. Con queste attività e con l’istituzione del mercato, Vallo divenne un centro ricchissimo, e potè salvarsi dalle varie carestie che si susseguirono in quel secolo, tra cui quella, tremenda, del grano del 1764.

Nel XVIII sec. Vallo divenne importante centro di cultura, soprattutto per merito del clero. Furono, infatti, create scuole di grammatica, di teologia, di filosofia e di letteratura.

Nel 1809 il governo francese istituì anche a Vallo le scuole pubbliche. Nel decennio di dominazione francese Vallo fu elevato a sede di Sottointentenza e di Consiglio Distrettuale. Nel 1809 Gioacchino Murat visitò Vallo e fu accolto dalla popolazione con entusiasmo ed onore. A seguito dei moti rivoluzionari del 1828, giunse a Vallo il Maresciallo Del Carretto con la nomina di Commissario del Re. La rivolta fu domata nel sangue e, nella piazza di Spio, la sera del 19 luglio 1828 furono fucilati i primi cospiratori. Ivi erano anche ubicate le carceri borboniche.

Nel 1848 vi fu un nuovo tentativo insurrezionale, animato ed organizzato da Costabile Carducci, deputato nativo di Capaccio al Parlamento napoletano: a Vallo fu proclamata la Repubblica.
Nel 1850 fu inaugurato il Tribunale circondariale e nel 1851 vi si stabilì l’omonima Diocesi.

Dal 1862 la città assunse il nome definitivo di Vallo della Lucania.

Merita particolare menzione la partecipazione di alcuni cittadini vallesi alla battaglia di Solferino del 24 giugno 1866.

Perché Visitare Vallo della Lucania

Vallo della Lucania è una destinazione perfetta per chi cerca:
✅ Turismo culturale – con musei, chiese e palazzi storici da scoprire.
✅ Esperienze religiose – con importanti luoghi di culto e celebrazioni tradizionali.
✅ Autenticità e tradizione – grazie ai mercati storici e agli eventi locali.

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