Il paesaggio di Montecorice, scandito da recinti, terrazzamenti, cortili ed androni, documenta la presenza ricca di modelli culturali e di specificità carica di memorie.
Dall’orografia di contorno alle sue vallate, che con i tre fiumi, il Rivo Arena, il Rivo Roviscelli ed il Rivo Lapis, decrescendo raggiungono il profilo costiero, ad Agnone Cilento. La bellezza del luogo e dell’ambiente, ancora in parte marinaro, é reso più palpitante dai colori della breve costa alta dove scampoli del bosco di pino d’Aleppo al primo ingresso nel paese rendono vivace la brulla collina, che poi digrada fino al livello del mare dove sorge il nucleo antico del paese. Il lungomare, che ingentilisce le antiche dimore gentilizie sulle quali svettano gli immancabili torrini, costituisce l’anima del paese col brulichio intenso di una variopinta folla durante l’estate, che cede gradualmente il passo al silenzio dei mesi invernali interrotto solo dal mercato settimanale. La costruzione del nuovo porto turistico-peschereccio ha dato un nuovo aspetto alla costa interrompendo l’armonia quasi selvaggia del lido del mare, ma, nello stesso tempo, arricchendo il piccolo nucleo marinaro di San Nicola a Mare di un ampio spazio fruibile che é divenuto un tutt’uno con la foce del torrente Roviscelli.
Da visitare la chiesa di San Biagio, edificata nel XVI sec. con una sola navata a botte.
Da non perdere la Sagra gastronomica con degustazione di prodotti tipici: paste fatte a mano, pesce e prodotti paesani, vini tipici, dolci, il tutto con animazione con costumi e canti tipici in agosto.
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Scavi di Velia
VeliaL'antica velia, città prospera della Magna Graecia, era situata sulla costa del territorio di Ascea Marina ed famosa per l'importante scuola filosofica eleatica. Gli scavi archeologici hanno riportato alla luce i suoi resti attualmente visitabili...
Montecorice Cosa Vedere...
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Palazzo Cera, Focaccia, Funicello, Piccirilli, Rossi, Del Mastro, Mazzarella, Tarallo, Sorrentini, Landulfo, De Feo, Greco, Verta, Marchesano (che ospita il Museo della Civiltà Contadina)
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Chiesa di Santa Maria dell’Olmo
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Chiesa di San Biagio, edificata nel XVI sec. con una sola navata a botte. Presenta facciata con quattro lesene e timpano, torre campanaria e cupola. Nella chiesa si notano: dipinto su tela raffigurante San Martino e tela della Vergine con le Anime Purganti. Conserva alcune tele di Matteo Cilento (1829-1916), un abile pittore-decoratore originario di San Mauro Cilento che ha lasciato numerose sue opere anche nelle chiese dei paesi limitrofi
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Cappella di Sant’Antonio Abate. Presenta una facciata con quattro lesene, timpano con oculo centrale e campanile a vela
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Cappella di Santa Sofia. Di fondazione longobarda, è l’edificio di culto più antico del Comune
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Torre costiera dell’Arena
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Chiesa di San Pietro Apostolo
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Chiesa della Madonna dell’Assunta
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Chiesa di Santa Lucia
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Cappella San Giacomo
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Cappella di San Francesco Borgia
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Chiesa di Sant’Antonio di Padova
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Chiesa di San Pasquale
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Cappella dell’Immacolata del ‘700
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Cappella di San Nicola
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Cappella rurale di San Donato
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Cappella di San Luigi, inserita nel palazzo gentilizio dei Piccirilli
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Cappella di Santa Maria Delle Grazie. Caratteristica per il piccolo portico che le dona un aspetto particolare
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Chiesa di San Salvatore di Socia, a tre navate, con torre campanaria isolata, facciata d’ingesso con lesene e finestra ogivale
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Ruderi della Cappella della Madonna del Fiume
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Monastero benedettino di Sant’Angelo, costruito sulle fondamenta di un precedente cenobio basiliano da cui la probabile origine greco – bizantina dell’insediamento di Montecorice
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Mulino ad acqua del XVIII sec.
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Mulino a vento. Costruito agli inizi del XX sec., resta unico esempio nel Cilento e non solo, di come un tempo ancora si sfruttava la forza del vento; conserva in buono stato la struttura muraria ed alcuni strumenti di lavoro
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Località Roviscelli, nel quale v è il primo insediamento abitativo del comune di Montecorice. Poco distante da questo, vi è una casa colonica del XVII sec.
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Case rurali, comunemente note come le passoláre, edifici formati dal solo piano terra adibiti un tempo all’essiccazione dei fichi
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Palmenti. Grandi tini di pietra del XVIII sec., alcuni dei quali sono interamente scavati nella roccia; un tempo servivano per la spremitura delle uve ed erano di uso pubblico: perciò si trovano dislocati lungo la vecchia Via pubblica; qualcuno é stato inglobato in costruzioni rurali
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Località Agnone Cilento. Borgo marinaro con la Chiesa del Carmine ed arco in pietra con torre di avvistamento
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Ripe Rosse, bosco prevalentemente di pino d’Aleppo
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Storia di Montecorice ...
Il toponimo attuale indica solo il centro abitato, mentre un tempo era il nome di un casale, cioè di una vasta zona autosufficiente economicamente che abbracciava tutta l’ampia vallata del torrente Roviscelli e faceva capo alla chiesa di Sant’Angelo detta appunto di Montecorice.
Il centro abitato del paese è attestato per la prima volta nel 1062. Montecorice rientrò nelle pertinenze della Baronia del Cilento Divenuta la circoscrizione di Cilento, feudo ereditario dei Sanseverino, questi effettuarono altre donazioni di terre e di vassalli ai benedettini di Cava sia altrove, sia a Montecorice, contribuendo alla crescita territoriale della Badia in questo sito.
Il paese ritornò feudo autonomo a seguito della ribellione di Ferrante Sanseverino (1552), quando i centri abitati che componevano la stessa Baronia furono singolarmente messi all’asta dalla Regia Corte; sicché Montecorice, insieme a Rocca, furono venduti nel 1553 per passare poi alla famiglia Giordano, che ottenne nel 1699 su Montecorice il titolo di Duca e conservò il possesso del villaggio fino all’eversione della feudalità (1806), quando Montecorice venne aggregato come frazione ad Ortodonico, che rimase capoluogo del Comune fino al 1927: anno in cui una sommossa popolare portò la sede a Montecorice.
Agnone Cilento è la frazione marittima del comune di Montecorice. Il paese si sviluppa nel XVII secolo come borgo di pescatori anche se attualmente è il turismo balneare a trainare la sua economia. La costa di Agnone con il suo splendido mare e le sue spiagge ha ottenuto la bandiera blu e offre degli scorci di grande bellezza quali Il promontorio delle Ripe Rosse con la sua pineta a picco sul mare.